Nonostante il periodo particolarmente complesso, le nostre attività in Myanmar non si fermano! In questi due ultimi mesi, infatti, abbiamo promosso una campagna dal titolo “Say no to plastic” per aiutare la città di Nyaung Shwe a diventare plastic-free nel 2020. Tutte le attività si sono svolte in collaborazione con la Commissione di sviluppo urbano e con il supporto di varie associazioni del territorio. Nyaung Shwe, incastonata nella splendida cornice del lago Inle, è stata per lungo tempo libera dall’inquinamento causato dalla plastica. In passato, ad esempio, era piuttosto comune usare contenitori riutilizzabili per l’acquisto di prodotti alimentari.

In anni recenti, però, soprattutto a partire dal 2011, lo sviluppo economico ha incoraggiato l’uso sempre più massivo di prodotti in plastica “usa e getta” che stanno progressivamente inquinando e alterando il fragile ecosistema della regione. La pandemia ha ulteriormente aggravato questa situazione: il massiccio utilizzo delle mascherine o di altri presidi medico-chirurgici, unito alla paura del contagio che spinge le persone a preferire prodotti monouso sperando di diminuire le probabilità di ammalarsi, stanno peggiorando progressivamente la situazione e rendono necessaria una risposta da parte della società.

La campagna “Say no to plastic”, iniziata a settembre e durata due mesi, ha coinvolto la popolazione in una serie di iniziative per stimolare la sensibilità individuale e collettiva spingendo così il singolo, ma anche diverse attività commerciali, verso pratiche più sostenibili e maggiormente attente all’ambiente.

Una delle iniziative di maggior successo è stato il posizionamento in vari punti strategici della città di otto cartelloni, dipinti a mano, sul tema della sostenibilità ambientale. Delle vere e proprie opere d’arte create per pubblicizzare la campagna a livello locale e incoraggiare la popolazione a non rimanere indifferente.

    • cornice per foto campagna
    • statua delfino

     

     

    E per coinvolgere più attivamente gli abitanti di Nyaung Shwe, in Myanmar, all’ingresso della città è stata posizionata la statua di un delfino ed una cornice con l’invito a scattarsi un selfie da condividere sui social. Questa iniziativa ha avuto molto successo soprattutto tra i giovani birmani, aumentando così la visibilità della campagna sui social!

    Nelle giornate del 17 e 18 ottobre, inoltre, per le strade e i mercati della città, si è tenuto un evento di sensibilizzazione durante il quale sono state donate mascherine riutilizzabili per far comprendere come, anche in questo momento così difficile, è comunque possibile scegliere delle alternative più ecologiche rispetto ai prodotti usa e getta. In questa occasione sono state distribuite anche delle piccole targhette di legno intagliato a laser da appendere sui vari tuk tuk, moto e taxi.

    distribuzione mascherine myanmar campagna di sensibilizzazione ambiente

    Ma non ci siamo fermati! È stata inoltre composta una canzone utilizzata come colonna sonora della campagna perché la fantasia e la creatività certamente non mancano agli abitanti di Nyaung Shwe! Anche questo è stato un modo per coinvolgere la popolazione, perché, come ha dichiarato il sindaco di Nyaung Shwe:

    Senza il sostegno del grande pubblico non possiamo avere successo”.

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    Tutte queste iniziative si sono rivelate di grande impatto e non poteva essere altrimenti visto l’entusiasmo e la passione dimostrati dalle persone coinvolte! La campagna ha smosso la coscienza collettiva dando un contributo significativo alla lotta contro la plastica.

    La campagna “Say no to plastic” è solo una delle attività del nostro programma in Myanmar dove collaboriamo con varie organizzazioni per sviluppare un modello di turismo sostenibile, con un’attenzione particolare anche al livello ambientale, così da migliorare la qualità della vita dei cittadini di Nyaung Shwe e dei turisti.

    Oltre a questa campagna, rivolta al grande pubblico, abbiamo implementato altre attività puntuali di supporto diretto alla popolazione e al territorio. Un esempio? Inle Rose ha avviato un programma di raccolta differenziata a domicilio coinvolgendo oltre 200 famiglie, diverse scuole e spazi pubblici e ICEI ha contribuito a questo progetto donando dei bidoni con cui effettuare la raccolta. Questa attività ha permesso di far comprendere, soprattutto ai più giovani e alle loro famiglie, l’importanza di un corretto smaltimento dei rifiuti e il contributo che ogni singolo individuo può dare alla salvaguardia dell’ambiente. Gli studenti si sono mostrati particolarmente interessati alle tematiche ambientali dimostrando di avere a cuore la tutela del territorio in cui vivono; alcuni ragazzi hanno addirittura avanzato delle proposte per migliorare il progetto, ad esempio l’utilizzo di bidoni più piccoli così che anche i bambini possano spostarli per poi essere consegnati alla compagna di smaltimento rifiuti.

    Formazione sulla raccolta differenziata
    cestini raccolta differenziata