ICEI è l’ente capofila del progetto “MILE – Migrants Integration in the Labour Market in Europe“, un progetto finanziato dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione dell’Unione Europea e realizzato in Italia, Spagna, Austria e Grecia.
MILE mira a sviluppare, attuare e integrare un modello efficace per l’integrazione dei/delle cittadini/e di paesi terzi nel mercato del lavoro, basato sulla cooperazione tra più attori chiave e incentrato sulle esigenze sia dei datori di lavoro che dei/delle migranti.
Abbiamo da poco superato la prima metà del progetto e finora, sono già state sviluppate numerose attività e raggiunti importanti risultati nei quattro paesi partner. In particolare:
1) Abbiamo condotto una ricerca qualitativa e quantitativa con oltre 170 datori di lavoro coinvolti, dal titolo: “La voce dei datori di lavoro europei: sfide e benefici dell’inclusione dei migranti nel mercato del lavoro. Ricerca in Italia, Austria, Grecia e Spagna” (versione integrale in inglese e summary in italiano e nelle altre lingue dei partner di progetto disponibili a questo link).
La ricerca è stata condotta per indagare:
– sfide, ostacoli e opportunità per l’integrazione economica dei/delle cittadini/e di paesi terzi;
– esigenze delle aziende nell’ambito della gestione della diversità;
– competenze e profili professionali richiesti dalle imprese e dal mercato del lavoro locale.
La ricerca non solo ha consentito ai partner di progettare misure efficaci per datori di lavoro e per i/le migranti, ma rappresenta anche una ricerca unica nel suo genere a livello europeo nel campo dell’integrazione nel mercato del lavoro da parte dei/delle cittadini/e di paesi terzi e e delle prospettive di aziende e datori di lavoro.
2) Abbiamo realizzato un programma di capacity building con circa 80 stakeholders e 40 datori di lavoro, con l’obiettivo di rafforzare le capacità, le conoscenze e le competenze dei partecipanti sul tema della gestione della diversità e dell’integrazione dei/delle cittadini/e di paesi terzi nel mercato del lavoro. Tra le organizzazioni che sono state coinvolte vi sono: centri per l’impiego, centri di accoglienza per rifugiati/e e richiedenti asilo, Camere di commercio, università, enti di istruzione e formazione professionale, organismi di ricerca, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG, fondazioni, imprese sociali, autorità locali e regionali, sindacati, scuole e altri enti pubblici.
3) Due visite di studio europee sul tema dell’integrazione economica di migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo, per favorire lo scambio di pratiche, metodi e strumenti in questo campo, nonché per promuovere sinergie e conoscenze a livello europeo. Le visite si sono svolte a Innsbruck (Austria) a marzo 2019 e ad Atene (Grecia) a novembre 2019. Complessivamente, 28 organizzazioni e 40 esperti provenienti da 10 paesi dell’UE – Italia, Austria, Grecia Spagna, Francia, Portogallo, Irlanda, Belgio, Repubblica Ceca e Germania – hanno partecipato alle visita di studio, tra le quali aziende e associazioni di imprese, autorità pubbliche locali, regionali e nazionali, ONG, agenzie per l’impiego, reti europee, università, enti di istruzione e formazione, organizzazioni internazionali e enti di ricerca.
4) Gruppi di lavoro multi-attore: si tratta di gruppi di organizzazioni pubbliche e private che si incontrano periodicamente nelle città partner. Questi gruppi lavorano insieme per creare reti, condividere buone pratiche, discutere sfide comuni ed esplorare soluzioni efficaci per migliorare le loro conoscenze e abilità nel campo dell’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, con particolare attenzione a temi specifici, come l’integrazione delle donne migranti e dei minori non accompagnati. Finora, circa 85 organizzazioni hanno preso parte alle riunioni dei gruppi di lavoro nei quattro paesi, inclusi attori chiave come UNCHR e IOM Grecia, i Comuni di Atene, Viladecans e Innsbruck, le Regioni della Catalogna, Baix Llobregat e Tirolo, numerose associazioni di migranti, le Università di Patrasso, Barcellona, Innsbruck, altri enti pubblici a livello locale, regionale e nazionale, vari centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, enti di formazione e occupazione a livello locale e regionale (come il Servizio pubblico per l’impiego austriaco), i principali sindacati in Austria e in Italia e molte altre organizzazioni senza scopo di lucro che operano a sostegno dei migranti.
5) Avvio del programma di formazione e orientamento al lavoro per migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia, Austria e Spagna. I primi gruppi di partecipanti sono stati coinvolti nel processo di valutazione delle competenze (anche tramite lo Strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi), alla formazione sulle competenze trasversali (ad esempio comunicazione, lavoro di gruppo, anti-discriminazione, mercato del lavoro locale, legislazione nazionale sul tema dell’occupazione, ecc.) e alla formazione tecnica.
A Milano, i partner EMIT (centro di formazione) e AFOL METROPOLITANA (Agenzia per l’impiego della Città di Milano) hanno dato avvio alle formazioni sulle competenze trasversali e alla formazione tecnica – rispettivamente nel settore IT e ristorazione – per 17 migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo, provenienti da Messico, Camerun, Siria, Marocco, Mali, Guinea, Tunisia, Nigeria, Senegal, Ecuador ed Egitto.
Per quanto riguarda il profilo del gruppo, il 70% dei/delle partecipanti aveva meno di 35 anni, con una leggera maggioranza di partecipanti uomini. Due corsisti hanno già avuto la possibilità di svolgere un tirocinio retribuito (della durata di 2 mesi) presso due imprese di Milano.
6) Attività di sensibilizzazione e informazione. Queste attività hanno raggiunto oltre 300 persone: cittadini europei e di paesi terzi (inclusi minori non accompagnati, donne migranti) studenti universitari, stakeholders pubblici e privati (comuni, camere di commercio, associazioni migranti) e datori di lavoro. Tutte queste attività non sono state svolte soltanto per far conoscere il progetto MILE e le sue potenzialità, ma anche per fornire informazioni di base ai/alle migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo riguardo al loro paese di accoglienza e al mercato del lavoro locale. Inoltre, queste iniziative hanno voluto anche mettere in luce l’importanza dell’integrazione dei/delle migranti nel tessuto produttivo e l’importante contributo che essi/e possono apportare per le economie europee.
Per avere informazioni più dettagliate sul progetto MILE, sulle attività realizzate e anche sulla rete di aziende e stakeholders:
MILE (sito web)
MILE (pagina Facebook)
MILE (newsletter)
MILE (scheda tecnica del progetto)