L’iniziativa Foreste in piedi, che vede la collaborazione di ICEI, LifeGate e Avive, si propone di tutelare 560 ettari di foresta in Amazzonia, un’area verde che il Brasile ha dato in concessione d’uso alle 27 famiglie della comunità di San Pedro coinvolte nel progetto. L’obiettivo primario è di prevenire e contrastare la deforestazione, gli incendi dolosi, le attività di caccia illegali e tutti gli altri reati ambientali.

Pochi giorni fa Lia Miceli, responsabile del monitoraggio per Icei in Brasile e rappresentante di LifeGate, si è recata proprio nel cuore della foresta amazzonica. Partita da Silves, a 340 chilometri da Manaus, capitale dello stato brasiliano di Amazonas, Miceli ha navigato il fiume Urubu con lo staff di Avive: “Sembrava uno specchio, la massa d’acqua che abbiamo attraversato sembrava pesante, difficile da solcare. Ma l’acqua era chiara, trasparente, pulita, dolce e fresca”.

Una volta giunta a destinazione, Lia ha incontrato i rappresentanti locali: “L’incontro con la comunità era molto atteso, la gente era curiosa di conoscermi, di conoscere le realtà che sono alla base del progetto Foreste in piedi. All’incontro hanno partecipato 17 persone. Avevano un sacco domande, hanno mostrato interesse e avevano gli occhi inquieti e pieni di speranza. Hanno apprezzato molto l’impegno e il supporto di ICEI e LifeGate, consapevoli che la tutela della foresta è una responsabilità sia locale che globale visto il ruolo che l’Amazzonia ricopre per la salute del nostro Pianeta”.

“La riunione è durata più di quattro ore, poi abbiamo mangiato insieme e continuato a parlare del futuro: sogni, progetti e speranze. A un certo punto ha iniziato a piovere. Il tetto del centro è di lamiera e il suono dell’acqua quasi non lasciava spazio per la conversazione. La mia impressione è che sono persone semplici, ma determinate: sanno cosa è prioritario per la comunità. Il tema della sostenibilità ambientale per loro significa pianificare un uso corretto dell’area forestale. Tutto questo può generare un reddito per sostenere la propria famiglia mantenendo al primo posto la difesa dell’ambiente”.

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