In Sri Lanka ICEI interviene a sostegno dei piccoli produttori e imprenditori, proprio come Anusha.
Fare impresa in Sri Lanka, infatti, significa anche supportare l’emancipazione di tante donne imprenditrici.
Ed è proprio a loro che il progetto SRIP-PROM si rivolge.
 
Anusha è una giovane donna ha 33 anni che vive con suo marito e il suo bimbo di 4 anni e altri membri della sua famiglia d’origine in un piccolo villaggio nel distretto di Ampara, dove la famiglia ha una piccola attività di produzione di gelato artigianale.

I primi passi per fare impresa

Negli ultimi anni Anusha ha avuto un’intuizione: perché non provare a aumentare il proprio reddito domestico provando a dedicarsi alla trasformazione degli anacardi?
Ma come iniziare da zero un’attività nuova?
L’occasione le si presenta quando viene a conoscenza del programma di supporto di ICEI ai micro imprenditori dell’area, attraverso la collaborazione con la Camera di Commercio locale.
Si tratta di un programma che prevede un’attenta selezione di micro imprenditori nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, ai quali offriamo un supporto mirato per migliorare la loro attività economica, sia attraverso giornate di formazione che attraverso e un contributo monetario – spiega Tamara Soru, la nostra Capo progetto nel paese.
Nello specifico” – aggiunge Tamara – “il pacchetto prevede un cofinanziamento al 65% fino ad un massimo di circa 1.300 euro del costo totale del bene richiesto e solitamente si tratta per lo più di macchinari, mentre il restante 35% è un contributo monetario a favore del micro imprenditore selezionato. Il programma di supporto comprende anche una serie di 15 giornate di formazione che toccano vari argomenti, ad esempio: tecniche imprenditoriali di base, miglioramento della catena del valore, gestione d’impresa e realizzazione di business plan individuali, ma anche confezionamento ed etichettatura, fino alla trasformazione del prodotto“.

La formazione

Anusha ha già concluso il suo un percorso formativo promosso dal District Cashew Corporation della città di Ampara e ha vinto anche un bando che le ha permesso di ricevere dei macchinari per la sgusciatura e la tostatura degli anacardi. E’ molto soddisfatta dei traguardi raggiunti finora, ma spera di poter migliorare ancora.

I miei progetti futuri? Vorrei continuare a migliorare la mia piccola impresa. E poi mi piacerebbe molto riuscire a coinvolgere altre donne per formare una associazione o cooperativa. Al momento gestisco da sola l’attività, ma vorrei ampliare la mia piccola impresa. Per farlo, e per poter effettuare la trasformazione dei prodotti durante tutto l’anno, ho bisogno però di poter acquistare maggiori quantità di anacardi anche da altri distretti per poi stoccarli. Ho già una buona rete di contatti commerciali ma non riesco a soddisfare tutte le richieste proprio per mancanza di materia prima“.

In foto Anusha insieme ad altri partecipanti ad uno dei nostri training

L’accesso al credito

Il tema dell’accesso al credito resta un aspetto molto complicato per le giovani donne imprenditrici. Le donne che provano a chiedere un piccolo finanziamento in banca, infatti, spesso non sono considerate soggetti affidabili e la stessa Anusha si è sentita dire di ritornare in banca accompagnata da suo marito.
Purtroppo la sua non è una storia isolata. Anusha non è l’unica donna a cui un credito non è stato concesso in quanto donna.

Per questo motivo, SRI-PROM lavora anche per promuovere il valore positivo delle attività imprenditoriali a conduzione femminile all’interno della vita familiare e per facilitare il dialogo tra Camere di Commercio, banche e micro-imprenditori.
A tal proposito, nei mesi a venire sono in programma anche degli incontri in cui saranno invitate a partecipare anche alcune banche, in modo tale da poter aprire un confronto con loro in merito ai business plan preparati dai beneficiari del programma e comprendere possibili migliorie per favorire la richiesta di un piccolo credito. Questi incontri coinvolgeranno anche le Camere di Commercio dei tre distretti in cui stiamo lavorando, perché le stesse Camere riescano in qualche modo a facilitare il dialogo tra banche e micro-imprenditori.

 

Il successo del lavoro di ICEI è stato valutato positivamente anche delle Camere di Commercio, che hanno riconosciuto come questi piccoli interventi a favore delle micro-imprese possono fare una grande differenza.
Per questo motivo, attualmente stiamo lavorando all’identificazione di altri 13 micro imprenditori/imprenditrici.
Ognuno di loro ha una storia da raccontare, proprio come Anusha.

 

Ascolta la sua testimonianza:

 

Per maggiori informazioni sul nostro lavoro in Sri Lanka: