Lotta alla fame e sicurezza alimentare e nutrizionale

ICEI ha recentemente portato a termine il progetto “Lotta alla fame e sicurezza alimentare e nutrizionale per le comunità vulnerabili ai cambiamenti climatici in Mozambico” finanziato attraverso i Fondi 8×1000 IRPEF, nel distretto di Mocubela in Provincia di Zambezia.

In questa area siamo intervenuti in dieci comunita’ scelte tra le piu’ vulnerabili, dove si vive fondamentalmente di agricoltura tradizionale. Si tratta però di un’area molto degradata, in cui la scarsa fertilità del suolo dovuta a pratiche di coltivazione inadeguate, congiuntamente al verificarsi negli ultimi anni di eventi climatici avversi, non ultimo il ciclone Freddy che ha devastato intere aree coltivate, ha esposto la popolazione ad una situazione di povertà crescente e di scarsa resilienza sia sotto l’aspetto economico che ambientale e sociale.

Sono ancora molti i bambini che soffrono di malnutrizione a seguito di scarso accesso ad alimenti nutrienti e sani. Il progetto ha voluto intervenire proprio a sostegno della creazione di un modello di produzione e consumo sostenibili, partendo proprio dal diversificare la produzione per arrivare ad un consumo alimentare diverso e diversificato nelle sue componenti nutrizionali.

Abbiamo selezionato 100 agricoltori volenterosi di apprendere una nuova tecnologia produttiva, e lo abbiamo fatto organizzando 10 campi scuola (1 per comunita’) per mostrare, lavorando insieme a loro, come si puo’ migliorare l’ambiente per vivere in un sistema di abbondanza. Abbiamo formato gli agricoltori a coltivare secondo i principi dell’agroforesta successionale, sostenendoli a piantare con lo sguardo rivolto al futuro delle prossime generazioni, creando le basi per lo sviluppo di una foresta laddove esisteva suolo arido e improduttivo.

Seguendo i principi dell’agroforesta, gli agricoltori hanno diversificato la loro tradizionale produzione di mais, manioca e arachidi, inserendo circa 25 specie arboree differenti per la produzione di frutta, di legna, di biomassa, abbinate ad un’altrettanta varietà di orticole. Abbiamo sostenuto inoltre 50 apicoltori nella produzione di miele all’interno di un sistema agroforestale, perchè anche le api abbiano abbondanza di alimento, e 7 famiglie nell’allevamento di pesci, costruendo vasche con aree perimetrali agroforestate, perchè anche i pesci crescano alimentadosi del materiale organico creato dal sistema.

In questo modo abbiamo sostenuto la diversificazione economica, oltre che di produzione, attraverso attività integrative alla produzione stessa. Abbiamo sfruttato l’energia solare per l’installazione di 7 impianti di irrigazione per permettere agli agricoltori di coltivare orticole al di fuori della stagione delle piogge. Abbiamo coinvolo tante donne, asse portante dell’economia agricola mozambicana, non solo nella produzione, ma anche nella preparazione di cibi diversi, piu’ nutrienti e gustosi. Le dimostrazioni culinarie sono state accompagnate dalla distribuzione di fornelli di argilla a consumo ridotto di legna. Ne hanno beneficiato 330 donne. E’ stato formato anche un gruppo di 50 giovani volontari per la riforestazione del Miombo, ecosistema prevalente in questa e altre aree del Paese che hanno preso parte nella costruzione dei vivai comunitari, producendo circa 13,000 piante arboree, oltre alle 5,000 rese disponibili dal progetto.

E’ stata realizzata una campagna di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi, e per l’importanza di un uso sostenibile delle risorse naturali. Molte delle famiglie che hanno partecipato alle nostre attivita’ hanno compreso che per tenere in equilibrio il reddito familiare, la salute dei bambini e dei membri piu’ fragili, il tessuto sociale piu’ integro, non si puo’ prescindere dalla preservazione di un ambiente ricco, abbondante e biodiverso.

La nostra speranza e’ che i semi piantati oggi continuino ad alimentare i figli e i nipoti di questi agricoltori. E cosi’ via.