Le città costiere del Mozambico sono i centri economici e i motori primari dello sviluppo del paese. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture, la pianificazione urbana e la posizione geografica – unite all’innalzamento del livello dei mari, alle frequenti inondazioni e ad altri eventi meteorologici estremi – rendono questi centri costieri tra le città africane più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Infatti, entro il 2040, le coste del Mozambico rischiano di perdere fino a 4.850 km2 di terra e quasi 1 milione di persone potrebbero essere costrette a migrare verso l’interno.

Il cambiamento climatico ha inoltre importanti effetti sul principale settore economico del Mozambico: l’agricoltura. I cicloni, le inondazioni e la siccità degli ultimi anni hanno contribuito alla diminuzione delle risorse idriche disponibili e alla continua erosione del suolo, aumentando il rischio di perdere i raccolti e aggravando così il livello di insicurezza alimentare e di povertà del paese.

Una fascia di popolazione particolarmente colpita dalle conseguenze del cambiamento climatico è quella formata dalle donne residenti nelle zone rurali. L’allungarsi delle stagioni secche comporta un carico di lavoro maggiore per le donne che devono compiere tragitti a piedi sempre più lunghi per raccogliere l’acqua (utilizzata per autoconsumo, agricoltura e allevamento), ma anche occuparsi delle famiglie senza alcun sostegno esterno. Tutto ciò limita l’accesso delle donne alle opportunità di istruzione e di lavoro. Le donne residenti nelle zone rurali, inoltre, faticano ad avere accesso ad informazioni sulle allerte meteorologiche. La loro capacità di rispondere efficacemente alla variabilità del clima risulta quindi compromessa.

ICEI sta lavorando con le istituzioni, le organizzazioni, i leader e le comunità locali per implementare misure di adattamento al cambiamento climatico, migliorare la resilienza ambientale e potenziare il ruolo delle donne nei contesti rurali.

Il progetto punta a migliorare le condizioni di vita degli abitanti di 10 comunità rurali vulnerabili che vivono in habitat costieri del Distretto di Mocubela, recuperando ecosistemi costieri resilienti in aree semi-desertificate e desertificate. Attraverso un approccio comunitario, l’attenzione si concentrerà sulla creazione di un sistema integrato di agricoltura, agroforestazione, piscicoltura e apicoltura, sviluppato tramite l’installazione di sistemi agroforestali resilienti (SAF) e il coinvolgimento di donne e giovani in iniziative a basse emissioni di carbonio.

10 comunità rurali del Distretto di Mocubela, nella Provincia della Zambézia. In totale, il progetto permetterà il miglioramento delle condizioni di vita di 100 famiglie.

Attività previste

Agricoltura agroforestale/Sintropica (AFS)

  • Creazione di 100 lotti familiari coltivati con tecniche di agroforestazione AFS (di cui almeno il 50% gestiti da donne),
  • Creazione di 10 unità pilota di vasche di pescicoltura gestite da donne;
  • Realizzazione di 20 sistemi non meccanizzati (solari o manuali) per la trasformazione e 60 per la conservazione degli alimenti;
  • Promozione della produzione e vendita di miele attraverso la costruzione di 10 alveari e un laboratorio per la smielatura.

Restauro/riforestazione di mangrovie e foreste costiere

  • Formazione di 3 gruppi di donne e di giovani per la distribuzione di ICS – Improved Cookstoves (fornelli migliorati);
  • Training di 30 giovani sulla coltivazione di piante in vivaio e riforestazione;
  • Creazione di 5 vivai e 10 banche di semi agroforestali.

Piani di gestione delle risorse naturali “gender sensitive”

  • Elaborazione di 10 Piani di gestione delle risorse naturali con la partecipazione delle comunità e con l’integrazione dell’approccio di genere;
  • Formazione di donne e giovani come responsabili delle risorse naturali.