Il razzismo, l’intolleranza e i discorso d’odio sono incrementati in Italia con gli episodi di discriminazione in aumento anche tra i giovani, dentro la scuola e al di fuori, negli spazi di aggregazione giovanile formali e informali.

Nell’ Indagine SottoSopra, condotta da Save the Children nelle scuole secondarie di secondo grado, più di 3 studenti su 5 hanno dichiarato di essere stati vittime di discriminazione e aver vissuto sulla propria pelle violenze o minacce e quasi 9 su 10 sono stati testimoni diretti di comportamenti discriminatori nei confronti dei loro amici e compagni.

Anche nell’ambito del progetto Spazi Giovanili Free of Rumors è emerso come all’interno dei gruppi giovanili ci sia una forte incidenza di fenomeni di discriminazione tra e nei confronti dei giovani: omosessualità, appartenenza alla comunità rom, obesità o l’essere di colore sono le principali “etichette” per le quali le persone rischiano di essere discriminate, a cui seguono l’essere di religione islamica, l’essere povero o disabile.

La significativa presenza di stereotipi, pregiudizi e fenomeni di discriminazione impedisce di valorizzare pienamente le diversità impattando negativamente la costruzione di città inclusive e il senso di appartenenza a una comunità globale.

Per rispondere a questo problema il progetto DiversaMente – Giovani contro le discriminazioni intende promuovere il ruolo dei giovani e della comunità educante come leader del cambiamento positivo nel promuovere la costruzione di città e società più inclusive.

Attraverso una strategia basata sull’approccio interculturale, sulla partecipazione bottom-up sulla metodologia anti-rumours promossa dal Consiglio d’Europa, il progetto vuole contribuire alla prevenzione e al contrasto alle discriminazioni favorendo il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani a livello locale e nazionale. I giovani saranno coinvolti nella co-progettazione di strategie anti-rumours cittadine e azioni di contrasto, promosse sia all’interno degli spazi giovanili sia sul territorio cittadino in collaborazione con gli enti locali. Grazie all’attivazione di una rete di “giovani anti-rumours”, le azioni verranno promosse a livello nazionale tramite eventi e campagne di sensibilizzazione per portare la voce dei giovani nelle politiche di contrasto alle discriminazioni.

L’iniziativa sarà attuata in 5 Comuni italiani parte della Rete Città

del Dialogo – la rete italiana delle città interculturali del Consiglio d’Europa di cui ICEI è il coordinatore tecnico – e coinvolge 6 organizzazioni della società civile, 5 enti territoriali e 16 spazi giovanili.

Obiettivo del progetto progetto DiversaMente – Giovani contro le discriminazioni è di rafforzare il ruolo attivo dei Giovani e della Comunità educante di Milano, Montesilvano, Pontedera, Torino e Reggio Emilia nella costruzione di città inclusive e interculturali promuovendo:

  1. la metodologia anti-rumours tra i giovani e gli operatori giovanili come strumento per valorizzare le diversità e favorire l’inclusione e l’uguaglianza;
  2. strategie locali e nazionali di protagonismo giovanile per il contrasto alle discriminazioni, la valorizzazione delle diversità e la costruzione di società inclusive;
  3. un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei giovani nella co-progettazione e implementazione di strategie cittadine per il contrasto alle discriminazioni e la promozione delle diversità;
  4. una maggiore capacità di advocacy e mobilitazione da parte dei giovani a livello nazionale per favorire la partecipazione nella definizione di politiche pubbliche di contrasto alle discriminazioni

I beneficiari del progetto sono:

  • Giovani nella fascia di età 15-24 anni: 250 giovani coinvlti nella co-progettazione e realizzazione di azioni Anti-rumors e 2600 interessati/raggiunti dalla campagne di sensibilizzazione
  • Comuntà educante 60 operatori ed educatiori che lavorano negli spazi giovanili e che beneficiano di un rafforzamento delle competenze e delle metodologie utilizzabili per il trasferimento di conoscenze e la promozione di dinamiche positive tra i giovani per il contrasto alle discriminazioni
  • Personale degli Enti Comunali e delle Istituzioni nazionali che avranno un ruolo di supporto alla pianificazione e implementazione delle attività locali in contrasto alle discriminazioni e di facilitazione della disseminazione e sostenibilità a livello nazionale
  • Cittadini delle città d’intervento parteciperanno alle attività di sensibilizzazione e mobilitazione pubblica e saranno coinvolti attraverso azioni di comunicazione online e offline

Attività previste

Le attività del progetto DiversaMente – Giovani contro le discriminazioni coinvolgeranno i beneficiari in un percorso in 3 step:

  • Formazione sui temi delle diversità e delle discriminazioni per migliorare le competenze della comunità educante e dei giovani per la valorizzazione delle diversità e il contrasto alle discriminazioni: gli operatori ed educatori miglioreranno le proprie competenze attraverso momenti di formazione sulla metodologia anti-Rumours e la creazione di una Comunità di pratica per la condivisione di esperienze e conoscenze. I giovani acquisiranno inoltre conoscenze e competenze attraverso un programma di capacity building che approfondirà i temi delle diversità e delle discriminazioni con metodologie che li mettono al centro del cambiamento, in maniera propedeutica al percorso previsto nei risultati successivi e atraverso attività di educazione non formale e Edutainement con la creazione di un’innovativa “Escape rumours” che faciliterà il coinvolgimento attivo dei giovani sul tema del contrasto alle discriminazioni.
  • Protagonismo e mobilitazione dei giovani attivisti per la co-progettazione di strategie locali di contrasto alle discriminazioni in collaborazione con la comunità educante e le amministrazioni comunali: 260 giovani saranno protagonisti della co-progettazione e della realizzazione di azioni Anti-Rumours nelle 5 città per costruire spazi giovanili “liberi dai pregiudizi” e per realizzare eventi che diano loro voce e visibilità, coinvolgendo oltre 1.360 giovani frequentatori dei centri e 2.500 cittadini.
  • Protagonismo e mobilitazione dei giovani attivisti per influire sulla definizione di politiche pubbliche nazionali e sulla sensibilizzazione della cittadinanza per una maggiore valorizzazione delle diversità: i giovani attivisti delle 5 città raggiungeranno “nuove sfere di influenza”, rafforzando il proprio ruolo di change-makers anche a livello nazionale attraverso la creazione di una rete nazionale di “Giovani Anti-Rumours” che co-disegnerà e implementerà azioni di advocacy rivolte a 60 Istituzioni e campagne di sensibilizzazione per un ampio pubblico (circa 200.000 persone raggiunte).