Il carattere plurale e cosmopolita di Milano è ormai un elemento costitutivo dell’identità della città.

La sfida della gestione della diversità non può più prescindere dall’implementazione di un sistema di prevenzione e contrasto delle discriminazioni che, come dimostrano le evidenze raccolte dalle principali Agenzie europee e internazionali per i diritti fondamentali, fanno parte dell’esperienza quotidiana di molti cittadini e gruppi che affrontano in modo cumulativo e forme multiple e intersezionali esclusione, molestie, crimini d’odio.

Queste situazioni sono vettori di un sistema di iniquità: da un lato impattano sulla vita degli individui minando il pieno esercizio e godimento dei loro diritti di cittadinanza, dall’altro amplificano e riproducono condizioni di subordinazione sociale, economica e culturale, con un effetto moltiplicatore in termini di costi sociali ed economici.

La multidimensionalità e intersezionalità delle discriminazioni rende necessari interventi integrati, trasversali e di sistema che coinvolgano istituzioni ed enti del terzo settore e attraversino la città. Contrastare il carattere insidioso, spesso invisibile e persino non intenzionale dei processi discriminatori implica, pertanto, un confronto tra gli attori locali e non può essere efficace senza il concreto impegno del Comune di Milano.

Da queste considerazioni prende forma il percorso di strutturazione del Piano e dell’Osservatorio, nato dalla collaborazione tra il Comune di Milano e Fondazione ISMU, ICEI e WeWorld, attraverso un processo partecipato che coinvolge associazioni ed enti rappresentativi della società civile, i quali spesso sono i primi a identificare processi e pratiche discriminatorie concrete.

La co-progettazione costituisce il volano per programmare e definire le linee di indirizzo e le attività del Piano mentre l’Osservatorio sarà il luogo di raccolta di dati, di studi sistematici e di monitoraggio dei fenomeni discriminatori.

L’attività di ricerca, raccolta ed elaborazione dati è infatti, premessa indispensabile per progettare politiche pubbliche più efficaci.

Obiettivo generale dell’Amministrazione Comunale di Milano è la promozione della parità effettiva dei diritti e delle opportunità per tutt*, attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi forma di discriminazione.

Gli obiettivi specifici sono:

1-promuovere una cultura della rilevazione analitica delle discriminazioni; migliorare e produrre conoscenze oggettive e contestualizzate per far emergere il fenomeno e rilevarne la dimensione strutturale e sistemica;

2-coordinare, qualificare, valorizzare e supportare le attività degli attori del territorio;

3-accompagnare lo sviluppo della politica locale e costruire un piano di intervento.

I beneficiari del progetto sono:

  • Comune di Milano (Funzionari e responsabili politici)
  • Organizzazioni della società civile (OSC) e soggetti interessati
  • Gruppi colpiti dalla discriminaizone
  • Cittadini

Attività previste

Le attività del progetto di seguito suddivise per fasi e azioni.

FASE 1 – Co-progettazione

La fase di co-progettazione include le seguenti attività:

1.Desk Research
2.Processo Partecipato

  • – Mappatura
  • – Realizzazione di almeno 3 sessioni plenarie
  • – Costituzione di almeno 3 tavoli/gruppi di lavoro

3.Azioni Integrative. Facilitazione e comunicazione
4.Stesura e condivisione del piano

FASE 2 – Lancio del piano e divulgazione
La fase di lancio del piano e divulgazione prevede l’avvio della campagna di promozione del piano

FASE 3 – Implementazione del piano, istituzione e cogestione dell’Osservatorio
Nella terza fase, sono sviluppate le seguenti azioni:

1.Istituzione e attivazione dell’Osservatorio.

L’Osservatorio come organismo tecnico, collegiale, integrato con le strutture amministrative (CUG, Direzioni e Assessorati) opererà per l’attuazione delle attività previste nel P.A. e si configurerà come strumento di coordinamento e programmazione territoriale delle politiche pubbliche con un approccio basato su evidenze empiriche. Le azioni dell’Osservatorio saranno meglio precisate in fase di co-progettazione

2.Formazione e aggiornamento degli attori locali

Sulla base dei fabbisogni rilevati saranno realizzati percorsi formativi modulati in base al target e alle competenze già in essere. L’azione sarà definita sulla base dei fabbisogni che emergeranno nel corso del processo

3.Programmazione di eventi informativi e di sensibilizzazione della cittadinanza sulle discriminazioni

4.Attività di networking a livello locale nazionale ed europeo