Il razzismo e l’intolleranza sono in aumento in Europa e gli episodi di discriminazione colpiscono i giovani in più settori: il 53,8% ha sperimentato la discriminazione a scuola, il 50,5% nella ricerca di un lavoro, il 42,4% sul posto di lavoro, il 29,2% nella ricerca di un alloggio, il 26,6% nell’ambito sanitario, il 24,9% nei ristoranti o nei pub, il 24% al cinema o a teatro, il 22,8% nei negozi e nei supermercati, il 15,8% nell’accesso alla giustizia e al sistema legale.

Il progetto “WE A.R.” si propone di contrastare le discriminazioni e promuovere l’inclusione trasformando i centri giovanili, le scuole e le organizzazioni giovanili in “centri antirumours”, promuovendo il ruolo degli animatori giovanili, degli educatori e dei giovani come leader del cambiamento positivo nelle loro comunità locali.

Il progetto WE A.R. ha due obiettivi principali:

  • Promuovere la metodologia antirumours nelle organizzazioni giovanili e negli ambienti educativi come strumento per valorizzare le diversità e promuovere l’inclusione e l’uguaglianza.
  • Coinvolgere i giovani nella creazione di società più inclusive, interculturali e giuste.

I beneficiari del progetto sono:

  • Giovani tra i 14 e i 25 anni, in particolare giovani a rischio di esclusione sociale.
  • Operatori giovanili attivi nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile.

Attività previste

Per raggiungere gli obiettivi del progetto saranno implementate le seguenti attività:

  • Sviluppo di moduli educativi digitali sulla metodologia antirumours. I moduli, rivolti a operatori giovanili, insegnanti, educatori e organizzazioni giovanili, saranno disponibili gratuitamente su piattaforma e-learning.
  • La realizzazione di un’”Accademia degli agenti antirumours”, con l’obiettivo di dotare gli educatori delle organizzazioni partner di strumenti e conoscenze pratiche per lavorare sull’antidiscriminazione nei contesti educativi e progettare efficaci azioni antirumours nell’ambito del progetto.
  • Realizzazione di attività pilota antirumours nei centri giovanili e nelle scuole e realizzazione di due eventi moltiplicatori dove verrà presentata e sperimentata la metodologia antirumours.
  • Elaborazione di policy che forniscano linee guida e suggerimenti pratici per creare reti locali in grado di contrastare efficacemente i rumours e di sostenere lo sviluppo di strategie intersettoriali di antidiscriminazione nelle comunità locali.
  • Realizzazione di due eventi di disseminazione per condividere e diffondere i risultati del progetto, coinvolgendo autorità locali, regionali e nazionali.

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